Una porta invita ad entrare e subito si viene
catturato in questi giardini del Paradiso, rapito dalla Bellezza di tutto ciò
che vede, entra nel ritmo della natura e acquisendo un Tempo Nuovo, Lento,
entra nell’Armonia Cosmica e sogna di poter far tornare la Terra ad essere un
Giardino Planetario
Questo percorso diventa iniziatico verso la Conoscenza,
dalla scelta di una delle tre porte, entrerà nel luogo dove l'Equilibrio
cosmico tra Cielo e Terra diventa nutrimento del viaggio.
Un racconto, su
quello che è stato, un viaggio intorno all’umanità, una storia dentro alla
meraviglia e allo stupore della vita. Una serie
di stanze, passaggi apparentemente incoerenti e disarticolati, che trasportano
lo spettatore dall’infinitamente piccolo all’infinitamente grande, dall’Hortus
Conclusus al Giardino Planetario.
Il primo giardino, chissà quale, lo concepì l'uomo
quando decise di non errare più e proteggere ciò che lo nutriva. Verdure e
frutti, fiori, alberi, ma anche l'arte del vivere.
Varcare la soglia significa entrare in un mondo
incantato in cui domina la purezza, per creare un mondo nuovo ricco di simboli
e significati.
Luoghi limitati, di protezione e
anche di contemplazione.
“Essere attenti al cielo significa accettare di
collaborare con gli astri, rinunciando al progetto di un qualsiasi dominio
dell’uomo sulla natura”. [Gilles Clèment]
Alcuni
momenti del Fooding Social Club con Nicola Difino e Beppe Lorusso, Gianluca Costantini e
Maira Marzioni di Storie Terragne.
Fooding Social Club con Nicola Difino e Paolo Belloni.
Terragno: teatro senza previa cottura, con Francesco Aiello e Adriano Barranco.
Silvana Sciancalepore e Celso Pereira Fernandes.
[Foto Vito Zizzi]
[Foto Vito Zizzi]